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La semola prodotta dal Mulino Ferrari, partner del progetto Frudur-0, è stata inviata al laboratorio A.G.E.R di Bologna che ha eseguito analisi e prove di pastificazione. Le prove condotte si sono concentrate sulla valutazione di diversi parametri: il colore della semola, l’indice di glutine, l’alveografo di Chopin e il farinogramma di Brabender. Curiosi di sapere...

Dopo l’intervista radiofonica e la pubblicazione su alcune riviste di settore, il progetto spopola anche sulla carta stampata! Qualche giorno fa sono stati pubblicati due nuovi articoli sulle testate giornalistiche Il Giorno e il Corriere di Torino. Gli articoli si concentrano sulla valorizzazione di un prodotto, il frumento duro, caratterizzato da un alto profilo sanitario....

Come anticipato, una volta conclusa la raccolta il progetto prosegue con le analisi dei campioni raccolti. I dati ottenuti serviranno ad ottenere informazioni utili alla stesura del protocollo di produzione del frumento duro a residuo zero. Nel frattempo, nelle scorse settimane si è proceduto alla molitura della granella raccolta nei campi sperimentali. La semola prodotta...

Per la lavorazione del terreno si sono utilizzate tecniche convenzionali che prevedono l’aratura e tecniche di minima lavorazione. Per le concimazioni si è fatto uso di nitrato di ammonio e urea, tradizionalmente usati in cerealicoltura, ma anche di concimi a lenta cessione organo-minerali e di trattamenti fogliari.

Abbiamo due tipologie di attacchi fungini: quelli sulla foglia, ad opera della Septoria, e quelli sulla spiga, ad opera del Fusarium”, spiega ad AgroNotizie Reyneri. “Quelli sulla foglia sono controllabili in modo abbastanza semplice e hanno conseguenze prevalentemente sulla produzione. Quelli sulla spiga invece hanno risvolti sia produttivi che sanitari. Attacchi fungini importanti portano all’accumulo...