Un nuovo sistema produttivoInnovazione

Il grado di innovazione dell’intero progetto è quello di riunire, attraverso la costituzione di una filiera del grano duro a residuo chimico zero, tutti gli aspetti favorevoli dell’agricoltura biologica e di quella convenzionale, limitando, per quanto possibile, quelli negativi. In particolare, valorizzando la produzione agricola attraverso il raggiungimento di un eccellente livello qualitativo e sanitario e assicurando elevate rese produttive ed economiche, mediante un uso efficiente delle risorse e un’ottimizzazione delle operazioni di filiera. In definitiva si tratta di una innovazione di processo che conduce ad una innovazione di prodotto, dal momento che il sistema produttivo in esame potrebbe condurre ad abbattere i già menzionati residui di PF, da un lato e di quelli da contaminanti naturali (micotossine), da un altro lato. In questo quadro assumerà un ruolo fondamentale la figura dell’agronomo ed in particolare del consulente, nuova figura prevista dal PAN: una sfida sia per l’agricoltura “convenzionale”, che vede quasi esclusivamente nei PF di sintesi la soluzione al controllo delle avversità biotiche e sia per quella biologica, che include solo sostanze di origine organica e naturale.

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FEASR – Programma di Sviluppo Rurale 2014‐2020 MISURA 16 – “COOPERAZIONE”
SOTTOMISURA 16.1 – “Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”
OPERAZIONE 16.1.01 – “Gruppi Operativi PEI”

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